eLearning

Conciliare la progettazione con le richieste del cliente

Non sempre è semplice conciliare la progettazione di un corso e-learning con le richieste del cliente e come instructional designer esperto ti sarai forse trovato in questa situazione. Esiste un modo per convincere i clienti che ciò da cui si parte sono i principi basilari dell’apprendimento per adulti, destinato ad un pubblico specifico e rispondente a precisi obiettivi organizzativi?

Esistono diversi approcci per riuscire a conciliare la progettazione di un corso e-learning con le richieste di un cliente. Non si tratta di un compendio esaustivo, poiché le situazioni possono essere molteplici e richiedere diversi tipi di strategie e messaggi. Rimane pertanto un capitolo aperto, a cui potere contribuire con commenti.

  1. Guidare il cliente

Molto spesso i clienti non sono consapevoli di quello che la mente umana è in grado di apprendere. Vorrebbero inserire all’interno del corso tutto quello che ritengono essenziale da insegnare, quando in realtà il concetto di essenziale è relativo a quello che la mente riesce ad elaborare e trattenere. Per questo, per riuscire a conciliare la progettazione di un corso e-learning con le richieste del cliente, è necessario dimostrare come il cervello sia in grado di recepire migliaia di stimoli diversi, ma trasformi in informazioni significative solo una parte di questi stimoli.

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  1. Riduzione dei contenuti

Una volta chiarito come i destinatari del corso saranno in grado di elaborare le informazioni, chiedi al tuo cliente di elencarti solamente tre o quattro cose che ritiene i destinatati dovranno essere in grado di fare alla fine del corso. Come spiegherai anche al cliente, questo definirà le competenze del corso e permetterà di migliorare le prestazioni. I contenuti si baseranno su queste competenze indicate come obiettivo.

  1. Ascolto

A tutti piace essere ascoltati e devi far vedere al tuo cliente che sei attento alle sue esigenze. Allo stesso tempo, cerca di far ritornare l’attenzione sui tre/quattro obiettivi fissati in base a quanto da lui stesso affermato e quindi di ridimensionare quelle che potrebbero essere richieste poco congrue con la progettazione del corso.

  1. Compromesso

Se è possibile, trova comunque il modo di progettare il corso tenendo presente i suggerimenti del cliente. Non tutto infatti è da scartare, perché si può sempre migliorare. Se per esempio il cliente ha sentito parlare di video di testa, che possono essere noiosi, puoi suggerirgli di usare un B-roll, un filmato alternativo tratto dal video principale.  

  1. Condivisione del processo di Design Thinking

Se è vero che alcuni clienti non sono interessati al processo di Design Thinking, altri potrebbero volere dire la propria. È per questo utile condividere con il cliente il processo di Design Thinking, di modo da potere collaborare. In questo modo potrete verificare insieme i diversi approcci, fare ricerche, trovare idee e crearne di nuove. Questo aumenterà la fiducia del cliente verso di te.

  1. Il punto di vista dei destinatari

Far capire al cliente come i destinatari apprendono e a cosa possono essere interessati è molto importante. Mostrare la prospettiva dello studente può aiutare il cliente a ripensare anche la richiesta di inserimento di contenuti.

Può essere utile organizzare un incontro con alcuni destinatari per discutere su quale sia il loro stile di apprendimento e mostrare quindi al cliente il loro punto di vista. Se il cliente ti ha chiesto di inserire un elevato numero di slide, è utile dimostrare che dovere seguire un corso fatto interamente di slide può essere molto noioso e non molto produttivo.

  1. Visualizzazione prototipo corso o corsi dal design simile

Far vedere al cliente come il corso sarà strutturato, cioè dargli una dimostrazione del concetto astratto che si ha in mente, può essere utile per convincerlo ad accettare la progettazione del corso. Visualizzare aiuta a comprendere meglio e a condividere le idee per trovare un terreno comune di discussione.

  1. Approccio misto

Oberare gli studenti con troppo materiale rende l’apprendimento inefficace. Se il cliente propone materiale in eccesso, può essere utile utilizzarlo come materiale di supporto che gli studenti possono liberamente consultare. Può diventare infatti il contenuto per slide, un podcast o anche brevi tutorial.

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  1. Fornire esempi

Se il tuo approccio o la progettazione del corso non convincono ancora il cliente, perché magari non li trova consoni, prova a mostragli ciò che fanno altri colleghi in settori simili e del successo che hanno riscosso. Dimostrare di essere all’avanguardia può anche essere uno stimolo per il cliente ad accettare la progettazione del corso fatta da te.

  1. Contenuto e obiettivi di apprendimento

Visualizzare è sempre utile. Mostra al cliente una matrice a tre colonne, che gli consenta di vedere come la progettazione del corso soddisfi gli obiettivi fissati. Nella prima elencherai gli obiettivi di apprendimento orientati all’azione che consentiranno di raggiungere gli obiettivi del corso decisi col cliente. Nella seconda colonna, per ciascun obiettivo fornirai i relativi contenuti. Nella terza colonna, inserirai invece gli esercizi e le attività relative a ciascun obiettivo. 

Quando il cliente non vuole mollare

Purtroppo può capitare che, nonostante gli sforzi per dimostrare come la progettazione di un corso risponda agli obiettivi richiesti, il cliente sia solo interessato a somministrare il corso per ragioni di conformità, senza nessun interesse per l’approccio all’apprendimento. In tal caso, le strade da percorrere non potranno essere che due: rinunciare all’incarico oppure cercare di progettare il corso al meglio considerando i vincoli che vengono imposti dal cliente. In quanto instructional designer il tuo maggiore interesse sarà sempre quello di riuscire ad offrire un’esperienza di apprendimento valida e utile.

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