Content curation per l’e-Learning: pro e contro
La content curation è un’attività complessa che richiede competenza, costanza, impegno, ma è in grado di valorizzare la miriade di contenuti presenti sul web, indirizzando tale ricchezza verso una direzione comune, grazie a un grande lavoro di cernita, di rielaborazione, di collegamento, di strutturazione. La content curation può essere una strategia valida per la costruzione di contenuti per la formazione, ma per poter beneficiare dei vantaggi di tale pratica, è bene avere le idee chiare su come utilizzarla nell’ambito della produzione e-learning.
L’Instructional designer, quando progetta un corso online, deve conoscere bene le richieste del committente e le caratteristiche dei destinatari del percorso formativo che sta progettando. Avendo bene in mente queste informazioni, con l’aiuto del Subject Matter Expert, dovrà costruire dei contenuti idonei alla fruizione, in grado di facilitare l’efficacia dell’apprendimento online.
Per fare questo, partendo dai materiali dell’esperto di contenuto, può comunque affidarsi ad una serie di risorse, reperibili online, di grande interesse e utilità, a prescindere dalla materia oggetto del corso. Non va dimenticato infatti che viviamo nell’era dell’abbondanza di informazioni, siamo continuamente bersagliati da video, immagini, testi e ogni altro elemento multimediale. L’Instructional Designer proprio come un curatore di contenuti, ha la preparazione necessaria per applicare un filtro a questo fiume di informazioni, per acquisire del contenuto online di valore che possa arricchire il percorso formativo online. Va anche detto che le risorse disponibili in rete possono essere di grande ispirazione sia per il L’ID che per lo sviluppatore di contenuti.
Non sempre tuttavia è conveniente ricorrere alle risorse online per costruire un e-learning vincente. Questa opportunità implica anche dei rischi, che l’Instructional Designer deve conoscere e valutare.
L’attività di content curation comporta anche degli indubbi vantaggi, primo fra tutti il risparmio in termini di tempo e di costi. Infatti, il reperimento di risorse già “pronte” o comunque facili da rielaborare (o da cui attingere per ispirazione) è certamente meno costoso e richiede meno tempo della costruzione integrale di tutto il contenuto. Inoltre, la varietà dei formati con cui i contenuti sono disponibili ne facilita l’integrazione negli approcci più diversificati: si passa dalla dispensa in pdf alla presentazione PowerPoint o ad un video o ad un’immagine. un file audio etc…
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La reperibilità multiformato è un elemento davvero conveniente. Dal momento che sul medesimo argomento è possibile trovare un’infinità di contenuti non solo differenti in termini di formato ma anche per produzione, è ovvio che sul medesimo argomento si potranno acquisire una molteplicità di punti di vista che andranno ad arricchire, se ben integrati, il percorso finale. Del resto, quando andiamo su Google, in qualche modo tutti noi facciamo una ricerca su uno stesso argomento e beneficiamo delle varietà delle risposte che ci vengono offerte, sul medesimo tema, dal motore di ricerca: poi dobbiamo essere noi a selezionare quelle di nostro interesse che reputiamo più utili e pertinenti. Allo stesso modo l’ID dovrà compiere una cernita, dopo aver appreso da una molteplicità di fonti i vari contenuti.
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Si è detto prima che l’attività di content curation per l’e-learning nasconde anche delle insidie che il professionista Instructional Designer deve conoscere per evitare di arrecare danno al committente e produrre un percorso formativo scadente. Primo elemento fra tutti è il rispetto del copyright: per quanto sia disponibile oggi una mole di contenuti e prodotti multimediali davvero enorme, non va dimenticato che tali contenuti sono disponibili per l’uso commerciale a qualsiasi scopo, essi sono disponibili a titolo personale, cioè di mera fruizione. E’ importante che l’ID si accerti della validità della licenza d’uso associata a ciascun materiale reperito online. La conseguenza per aver preso sotto gamba tale fattore è una bella causa per danni da lesione del diritto d’autore. Meglio evitare, non credi?
Inoltre, il vantaggio del multiformato e della molteplicità di punti di vista può trasformarsi in una grande svantaggio, specie quando l’ID è chiamato a trasformare tali contenuti per renderli compatibili con le linee guida dell’organizzazione committente: tale lavoro diventa davvero oneroso, perché si tratta di ricostruire tutto il contenuto a partire da una base eterogenea di microcontenuti diversificati. A questo punto è meglio affidare l’intera produzione all’esperto della materia.
Ti è mai capitato di ricorrere alle risorse online nella produzione dei tuoi corsi elearning? Scrivilo nei commenti.
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