eLearningPoint 2019: una conferenza online per fare il punto sull’eLearning
eLearningPoint 2019 è la prima conferenza online sullo stato dell’eLearning in Italia. Con l’aiuto di amici e colleghi che lavorano nel settore eLearning abbiamo organizzato un evento online unico nel suo genere, per ritrovarci a parlare delle opportunità e delle criticità del nostro settore.”
Un evento unico per tutti gli eLearning Specialist
eLearningPoint è stata un’iniziativa frutto di numerosi confronti con amici, colleghi, professionisti, accademici, imprenditori di diverse aree afferenti al mondo dell’eLearning, grazie ai quali ho maturato la profonda convinzione che vi sia oggi una reale necessità di costruire un evento dedicato alla professione dell’eLearning Specialist in Italia, allargato a tutte le realtà organizzative che – direttamente o indirettamente – sono coinvolte nei processi di progettazione e produzione di contenuti per la formazione online.
Registro quasi quotidianamente le frustrazioni e i desideri dei colleghi produttori di contenuti per l’eLearning, la cui principale ambizione è esprimere pienamente il proprio potenziale, troppe volte limitato fortemente dal budget, dalle normative di settore, da un’inadeguatezza culturale che si fonde alla storica ignoranza informatica che tanto danno ha fatto (e continua a fare) nel nostro Paese nei confronti delle sempre più numerose professioni che si fondano sul digitale.
Mentre il mercato dell’eLearning all’estero si sviluppa con più facilità e compie passi da gigante, non senza problemi e difficoltà, in Italia si registrano ancora resistenze sia nell’implementazione di soluzioni dedicate alla formazione online da parte delle imprese e degli enti, sia nella promozione di produzioni di qualità a fronte di una pleiade di corsi online standardizzati, dal prezzo stracciato e basati ancora sul vecchio paradigma del “content & support”, tipico della FAD di prima generazione.
Certo, esistono delle eccellenze che vanno protette e sostenute, ma non è più accettabile “consolarsi” pensando che esiste chi può fare di più e meglio nel nostro Paese, rispetto alla media del settore: dobbiamo piuttosto ispirarci a queste eccellenze, rimanendo consapevoli però che il piccolo imprenditore ed il freelance non hanno attualmente gli strumenti finanziari e il know-how dei big players e possono facilmente arenarsi nel mare magnum delle offerte standardizzate “al ribasso” o soffocare davanti a commesse complesse di elevata qualità per sotto-dimensionamento rispetto ai progetti da realizzare.
Capire il mercato italiano per aiutarlo ad evolversi
Questo gap che inevitabilmente esiste fra una pleiade di microimprese e professionisti distribuiti in tutta l’Italia e un nocciolo duro di pochi big player rallenta significativamente di fatto lo sviluppo del settore, perché da un lato i grandi produttori si avvalgono dei freelance e delle mi-croimprese in subappalto (impedendo loro spesso di farsi conoscere al cliente finale) e dall’altra quest’ultime devono sottostare alle richieste di un mercato ancora non pienamente competitivo e complessivamente non orientato all’eccellenza (salvo casi rari).
La conseguenza è una produzione media di scarsa qualità, preconfezionata e adeguata a budget minimi, sufficienti per acquisire l’accreditamento legale per la formazione obbligatoria (nei vari settori: sicurezza sul lavoro, ECM, privacy, HACCP, ordini professionali), la quale – ad un fruitore distratto o poco esperto del settore – può apparire come fenomeno ordinario, a detrimento di tutte le professionalità coinvolte.
Sono convinto che puntare all’eccellenza non significhi solo costruire soluzioni innovative per rispondere alle esigenze più concrete e immediate del mercato: per me significa soprattutto aprire il mercato a tutte le opportunità disponibili, eliminando tutte quelle barriere – culturali e legali – che attualmente gli impediscono di maturare e di orientarsi verso obiettivi di maggior qualità, che dovrebbero essere invece la norma, lo standard dell’intero settore.
Nelle more che si intervenga legalmente, flessibilizzando le normative che ancora oggi mortificano di fatto l’opportunità rappresentata dalle tecnologie didattiche nella formazione obbligatoria, è bene che l’intero settore rifletta su quali azioni intraprendere per favorire la maturazione del mercato mediante l’azione culturale, divulgativa e professionale che ogni giorno, sul campo, possono compiere migliaia di operatori. Se da un lato infatti la normativa può di fatto “costringere” il settore ad adeguarsi ad uno standard più elevato, il problema che sostanzialmente lo limita ancora è di natura culturale e delle semplici norme non possono rivoluzionare ex abrupto anni di forma mentis sbagliata.
La necessità di un diverso approccio culturale (alla formazione e all’eLearning)
Credo che l’approccio culturale rappresenti la via maestra, la leva strategica attraverso la quale compiere questa trasformazione, accompagnata da degli interventi normativi (si spera) idonei a valorizzare questo processo.
Come fare allora per implementare questa “rivoluzione culturale”? Una cosa è certa: i responsabili di questa trasformazione non possono che essere gli stessi operatori del settore, ossia i freelance, i piccoli imprenditori, i manager, gli accademici.
E’ importante il confronto continuo e un’azione coordinata e condivisa di divulgazione sui temi della formazione online, unitamente alla progressiva consapevolizzazione di principi generali che dovrebbero informare e guidare ciascuna professionalità all’interno della nostra industria, così che ogni cliente potenziale possa accorgersi, giorno dopo giorno, che il contesto è mutato e in meglio, che nuove opportunità sono ora disponibili e che si è definitivamente rinunciato a de-terminati compromessi che conducono inevitabilmente ad un eLearning scadente.
Tutto questo non solo a tutela dell’intero settore, ma soprattutto dello stesso cliente finale, che prima si sarebbe accontentato della solita formazione online “un tanto al chilo”, e che progressivamente sentirà la necessità di pretendere di più, per essere realmente competitivo con gli altri player del suo settore, grazie al complessivo avanzamento del sistema della domanda e dell’offerta che mette al centro la qualità dell’azione formativa, il ROI (return on investiment) dell’eLearning.
In pratica, l’azione di divulgazione avrà raggiunto un livello ragguardevole, allorché gli stakeholder italiani della formazione cominceranno a concepire l’eLearning come un investimento e non più come ad un costo!
L’importanza di attuare delle strategie nuove per cambiare questo stato di cose
In ordine alle strategie concrete da attuare, la strada è aperta e penso ci si debba confrontare proprio su questo, per costruire un percorso comune per lo sviluppo del mercato: la conferenza eLearningPoint 2019 è stata una risposta in questo senso, ossia un’occasione per “fare il punto” sullo stato dell’arte dell’eLearning in Italia, acquisire quanti più punti di vista sul mercato da parte di vari esperti e poi concentrarsi, una volta comprese le principali criticità e le opportunità presenti, sulle possibili soluzioni per rivederci ancora una volta qui, auspicabilmente fra un anno, per verificare se le nostre buone intenzioni si saranno trasformate in qualcosa di concreto registrabile nel Paese.
I quesiti più pressanti per il settore
eLearningPoint2019 dunque si pone – sinteticamente – i seguenti quesiti di fondo, cui i vari speaker sono invitati a rispondere – da par loro – secondo la propria esperienza nel rispettivo settore di riferimento:
1. Quali sono le esperienze più diffuse per la formazione online nei vari settori? (scuola, università, formazione obbligatoria nelle imprese, formazione continua per i professionisti);
2. Quali sono le criticità che si stanno registrando nel settore?
3. Quali sono i trend, le novità e le opportunità che ad oggi risultano più interessanti nel mondo dell’eLearning a cui l’Italia dovrebbe guardare?
4. Qual è lo stato attuale della professione dell’eLearning Specialist in Italia e nel contesto internazionale?
5. Qual è l’attuale grado di conoscenza per le imprese italiane delle opportunità di finanziamento della formazione online su fondi nazionali ed europei?
6. Come è possibile valorizzare le competenze delle professionalità legate al mondo dell’eLearning italiano mediante azioni rivolte al benessere organizzativo e indivi-duale, al personal branding, all’uso dei social network all’interno di una strategia di content marketing?
7. Come è possibile tutelare e securizzare il business del settore, ricorrendo ad idonei strumenti giuridici?
8. E’ possibile visionare dei case studies relativi ad applicazioni concrete di eccellenza per la formazione online in Italia? Quali opportunità è possibile cogliere nell’attuale panorama degli authoring tools?
Struttura del dibattito
La conferenza avrà quattro sessioni tematiche complessive:
- Il quadro generale sulle tecnologie didattiche: opportunità e criticità;
- I mille volti dell’eLearning in Italia;
- La professionalità dell’eLearning Specialist: una visione olistica;
- Case Studies: applicazioni concrete per un eLearning di qualità.
Gli ospiti internazionali
Ho avuto il piacere di ospitare due esperti internazionali che ci hanno offerto degli speech su tematiche di interesse attuale per l’intera comunità professionale degli eLearning Specialist, ossia:
• la necessità di fissare dei principi fondamentali che possano orientare l’attività quotidiana dei professionisti che producono eLearning, di cui rendere partecipe ogni stakeholder coinvolto nei processi di progettazione e produzione dei contenuti, una sorta di “statuto professionale”. In tal senso, Clark Quinn, esperto di fama internazionale, uno degli “Instigators” e fondatori del Serious eLearning Manifesto, sviluppato assieme a Julie Dirksen, Will Thalheimer e Michael Allen (www.elearningmanifesto.org) ha presentato per la prima volta in Italia questo “statuto” di principi fondamentali cui tutti gli operatori della formazione online dovrebbero attenersi, grazie al quale si dovrebbe incentivare l’intero settore a prendere coscienza delle reali problematiche dell’instructional design, orientando le proprie scelte verso obiettivi di qualità ed efficacia dell’azione formativa;
• la grande opportunità rappresentata dal Microlearning, grazie anche al recente sviluppo delle tecnologie per la formazione online, il quale si pone come strumento didattico efficace in molteplici contesti e si avvale della duttilità dei dispositivi mobili. Tale approccio senz’altro innovativo, che sposa la necessità di una formazione online di tipo “sartoriale”, che si adatti realmente alle necessità del personale aziendale, impone il rispetto di principi, logiche e modalità di progettazione e sviluppo rigorosi, per evitare risultati che disattendano le aspettative. Su questo importante tema, Karl Kapp, indiscusso esperto internazionale, ha pubblicato di recente il libro “Microlearning: Short & Sweet” e ha presentato il suo intervento alla conferenza, soffermandosi sui vantaggi di questa modalità di fruizione del contenuto e sugli aspetti specifici instructional, di cui è necessario tenere conto, perché il microlearning sia davvero efficace e non rappresenti solo una moda passeggera. Al fianco di Karl è intervenuta anche Robyn Defelice, coautrice del libro, che ha contribuito a chiarire bene quali siano le sfide che il microlearning deve affrontare oggi per la sua implementazione all’interno delle organizzazioni.
I relatori e il programma dell’evento
Programma-eLP2019.L’importanza di fare rete, per vincere!
Ringrazio tutti i relatori coinvolti, per la disponibilità, la generosità e l’attenzione che hanno mostrato durante tutta la fase preparatoria e durante lo svogimento dei lavori di questo evento, con la speranza che in futuro, nelle prossime edizioni, possa costituire davvero un momento di riflessione collettiva per tutto il settore della formazione online italiano, unitamente all’opportunità di rafforzare i legami che l’industria italiana dell’eLearning possiede con altre realtà internazionali – accademiche e professionali – nonché nei confronti degli attori di primaria importanza nel settore degli authoring tools e delle piattaforme LMS più diffusi al mondo, come iSpring Solutions, che è stato anche sponsor ufficiale della Conferenza.
Lo sponsor: iSpringSolutions Inc. (www.ispring.it)
Ringrazio infine i vertici della iSpring Solutions, nella persona di Xenia Kislova, per questa opportunità e per la disponibilità mostrata nel contribuire al successo di questa iniziativa.
Gli interventi dei singoli relatori
- Nicolò A. Piave, Conference Chairman – “Introduzione ai lavori della Conferenza. eLearning: qual è la rotta?”
- Giuseppe Ursino, CEO Viteco srl – “L’innovazione tecnologica dell’eLearning in Europa“
- Maurizio De Rose, Associazione Potenziamenti – “L’eLearning nei contesti non formali: aspetti tecnologici, didattici, metodologici“
- Michele Baldassarre, Università di Bari – “Learning Analytics: criticità e prospettive di sviluppo“
- Xenia Kislova, iSpring Solutions eLearning Specialist – “iSpring Suite: l’authoring toolkit per la creazione di contenuti interattivi digitali“
- Pietro De’Castiglioni, MegaItaliaMedia spa – ” La formazione e-Learning in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro“
- Romina Corbara, Co-Founder Fipes Group – “eLearning ed ECM in Italia“
- Ilenia Garifo, Unipro srl – “Come funziona la formazione continua per i professionisti?“
- Marco Verrengia, esperto GDPR – “La normativa sulla protezione dei dati personali e le implicazioni con l’e-learning“
- Clark Quinn, esperto internazionale – “Getting Serious about eLearning: a Manifesto“
- Nicolò A. Piave, Conference Chairman – “Costruire il profilo professionale dell’eLearning Specialist“
- Valentina Vandilli, LinkedIn expert – “Come creare reti di business con LinkedIn“
- Matteo Barberi, esperto Marketing e Webmarketing – “Come utilizzare l’eLearning come strumento marketing e web marketing“
- Andrea Khaldi, Business & Life Coach – “La Disciplina all’epoca delle Relazioni Digitali“
- Emilio Cancelli, Avvocato – “Il contratto di fornitura servizi eLearning in Italia“
- Daniela Pellegrini, Piazza Copernico srl – “Allenare le competenze con la palestra formativa digitale“
- Karl Kapp, esperto internazionale – “Understanding the “learning” in microlearning“
- Xenia Kislova, iSpring Solutions eLearning Specialist – “iSpring Learn LMS: la piattaforma FAD di facile utilizzo per semplificare la formazione online“