eLearning

Learning360 – Hot topics

A margine dell’evento Learning360 organizzato da Mosaicoelearning a Milano, ritengo opportuno compiere una piccola sintesi, certamente non esaustiva dei tanti interventi di valore dei relatori invitati sul palco del teatro Manzoni. Fra gli invitati di maggior rilievo Dino Spinella, Francesco Corso, Andrea Fontana, Jack Sintini, Vincenzo Petruzzi, Stefano Branduardi, Umberto Macchi, Giulia Bezzi, Fabio Viola, James Segre con i suoi due robot “Pepper” e “Nao”. E ancora: Salvatore Russo, Riccardo Speidel, Alessio Beltrami, Adriana Maronese, Claudio Erba. Questi i nomi nella sola sessione antimeridiana. Nella sessione pomeridiana: Roberto Re, Emanuele Pucci e una serie di esperti, manager che hanno illustrato dei case study relativamente all’applicazione dei prodotti Articulate per la formazione aziendale online.

Il programma dell’evento è stato ricco di spunti e non sempre il tempo a disposizione dei relatori si è rivelato sufficiente ad un approfondimento, data la numerosità degli interventi; tuttavia, la necessaria sintesi cui ciascuno degli ospiti è stato chiamato, non è andata a detrimento della qualità degli argomenti trattati. Non me ne vogliano gli altri relatori, ma preferisco qui concentrarmi sugli speech che mi hanno maggiormente colpito.

Fra i primi interventi presentati a Learning360, merita una riflessione quello di Francesco Corso, co-founder di Sisquis, azienda catanese, che – con uno speech dal titolo “L’importanza della grafica di qualità” – pone l’accento sul visual design per l’e-learning: nella formazione online è fondamentale presentare bene i contenuti, utilizzando un idoneo set di colori, di font, una struttura in linea con il brand. Il player e i contenuti devono rispondere il più possibile alle caratteristiche del marchio, in nome del quale si sta facendo formazione, evitando cacofonie e perdite di stile. La formazione è comunicazione: di conseguenza, l’analisi grafica dei testi assume un ruolo centrale. Quando si progetta un percorso formativo online dunque non è sufficiente concentrarsi sul mero contenuto e sulla struttura corsuale: è importante valutare le scelte grafiche da adottare, per comunicare al meglio il brand e i contenuti stessi, al fine di facilitare l’apprendimento e rendere piacevole l’esperienza di navigazione. Ecco perchè l’Instructional Designer dovrebbe interfacciarsi con un esperto di editing grafico per tutta la durata del progetto.

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Poi è la volta di Andrea Fontana, esperto universalmente riconosciuto in tema di digital storytelling applicato all’impresa (noto anche come business storytelling), il quale ha evidenziato quanto sia importante ricorrere al “potere delle storie” per comunicare il brand, ma anche per trasmettere conoscenza, specialmente in un setting didattico orientato al microlearning, dove la parcellizzazione del contenuto comporta un’efficacia maggiore della formazione e una necessaria sintesi per l’apprendimento online. La storia consente un collegamento emotivo fra contenuto e allievo e facilita l’acquisizione delle conoscenze in minor tempo: col ricorso poi ad altre tecniche, che si sposano in modo naturale con lo storytelling, come la gamification, è possibile trasformare l’esperienza di apprendimento online in qualcosa di divertente e mai banale, dove il connotato ludico è strumentale all’efficacia dell’apprendimento stesso. Storytelling e gamification, come peraltro evidenziato nel successivo intervento di Fabio Viola, Direttore Scientifico del Master in Engagement Design allo IED di Milano, si sposano benissimo nel rendere anche efficiente il percorso di apprendimento: l’uso di una storia e la costruzione di un percorso da affrontare in chiave ludica, con ostacoli e ricompense, rende l’esperienza di apprendimento avvincente, mantenendo alta nel tempo l’attenzione dell’allievo e al contempo veicolando contenuti anche complessi, con modalità meno formali e tradizionali, facendo eva sulle emozioni. A questa coppia di interventi si è aggiunto quello ugualmente meritevole e frizzante di Salvatore Russo, esperto di marketing, che ha integrato la prospettiva dello storytelling nella comunicazione d’impresa.

Sale poco dopo sul palco di Learning360 Vincenzo Petruzzi, noto Instructional Designer, ha evidenziato le tendenze della progettazione formativa per l’e-learning, che si sta orientando sempre più verso la costruzione di micro-contenuti, per rispondere all’esigenza di sintesi e di velocità che il mondo dei social sta sempre più sviluppando. La creazione di microcontenuti di valore, unitamente al ricorso alla gamification e allo storytelling digitale, costituisce un paradigma didattico evoluto e contemporaneo, idoneo a soddisfare le esigenze di un apprendimento digitale che pone al centro la performance in termini di efficienza ed efficacia.

E’ stata infine la volta delle soluzioni tecnologiche in tema di LMS, ossia di piattaforme di gestione corsi online, presentate da Carlo Erba ed Emanuele Pucci.

Claudio Erba, fondatore e CEO di Docebo, una fra le più famose (e storiche) piattaforme e-learning di livello mondiale, ha illustrato le recenti soluzioni implementate all’interno di Docebo, evidenziando il ruolo che l’intelligenza artificiale avrà nel sostituire le operazioni dell’amministratore di sistema, agevolando la piattaforma stessa ad autoselezionare contenuti per l’acquisizione delle competenze degli allievi, suggerendo risposte attraverso la sistematica acquisizione intelligente delle richieste e delle risposte prodotte all’interno della comunità di apprendimento, unitamente alla capacità di tracciare in profondità il comportamento dell’allievo e la qualità della sua interazione sia in termini partecipativi che reificativi. Altrettanto interessante l’intervento di Emanuele Pucci, CEO di Teleskill, relativo alla piattaforma e-learning della società, che include, oltre ai tradizionali strumenti di gestione e monitoraggio utente, anche una specifica tecnologia di riconoscimento facciale per la certificazione della presenza degli allievi, molto utile in tema di normative sulla formazione obbligatoria.

Immancabile la simpatia di Roberto Re, personaggio che non ha bisogno di presentazioni, che ha analizzato brillantemente e con leggerezza i temi della comunicazione efficace nella formazione online e in presenza, cogliendo in pochi minuti analogie e differenze e fornendo utili suggerimenti per chi produce contenuti multimediali destinati a essere fruiti “in differita” o comunque in assenza di un setting face-to-face.

Non sono mancati momenti di dibattito e di analisi di casi specifici di produzione di contenuti e-learning e relativa erogazione nei vari settori industriali, rappresentanti nell’evento da importanti marchi nazionali e internazionali (solo per citarne qualcuno: Coop, Fendi, Luxottica, Wolters-Kluwer, AISM).

Non ci resta che darci appuntamento al prossimo anno, con Learning360 edizione 2018, così come annunciato da Gabriele Dovis, padrone di casa, al termine dell’evento.