eLearning

Conosciamoci bene e lavoreremo meglio

Iniziamo dalla prima delle strategie elearning che reputo vincenti, quando l’Instructional Designer si approccia all’azienda cliente per svolgere un progetto di formazione online.

Per realizzare un progetto che funzioni, in qualsiasi ambito, è necessario attenersi a delle regole di condotta precisa e ispirarsi alla logica del project management, a prescindere dall’area di intervento in azienda. Ancora di più ciò è evidente nella progettazione della formazione online, dove solitamente il professionista esterno, ossia l’Instructional Designer, assume un ruolo centrale nella gestione dell’intero processo. Il problema è che spesso di tale naturale centralità non è molto consapevole l’imprenditore o il dirigente che gli dà l’incarico, pensando in una logica meramente esecutiva, di affidare a un tizio la realizzazione di tutto. Non è così.

Ecco perché è importante conoscersi e capire la mission aziendale, come l’azienda si colloca sul mercato, i suoi potenziali utenti, gli attuali clienti e concorrenti. L’Instructional Designer è un consulente che lavora per l’azienda, è un suo alleato, e per fare bene il suo lavoro deve disporre di un certo numero di informazioni, il cui valore ha un impatto significativo sul lavoro che dovrà svolgere. Ignorare questo significa menomare sin dal inizio il valore del progetto, il valore del futuro corso online.

Ecco perché la prima delle strategie elearning vincenti consiste nel conoscere preliminarmente l’azienda da parte dell’Instructional Designer, ma soprattutto, da parte dell’azienda, di sapersi presentare e dare un quadro di riferimento soddisfacente al consulente esterno, affinché egli possa operare in un contesto definitivo e in armonia con gli obiettivi, la mission e lo stile aziendale. L’assenza di queste informazioni peraltro impatta anche sulla qualità del rapporto: trattare l’Instructional Designer come estraneo è l’errore più grave che si possa commettere: l’Instructional Designer è il project manager naturale della formazione online; se lo isoliamo, abbiamo deciso di trattare il nostro progetto di formazione come un’attività secondaria, che si gestisce da sé e che non richiede un’attenzione, una valutazione continua in riferimento alle nostre effettive necessità e a quelle dei nostri clienti. L’Instructional Designer non gestisce le spese di cancelleria: costruisce un prodotto o un servizio che porta con sé l’immagine aziendale, ossia il modo con cui la tua azienda si presenta ai suoi clienti.

Quindi quando un Instructional Designer va a collaborare con un’azienda, gli dò sempre questo consiglio, la prima delle strategie elearning vincenti per fare formazione online di qualità: inquadra bene il tuo committente. Quando ti viene proposto un incarico, informati bene su chi è il committente, cosa fa, il suo core business; il livello della sua clientela; se la formazione online rappresenta solo un aspetto delle sue attività o ne costituisce una parte importante; se all’interno dell’organigramma aziendale sono presenti figure con un ruolo nel settore della formazione (e della formazione a distanza in particolare). Verifica inoltre se il tuo committente ha mai realizzato corsi online e, se si, se puoi, cerca di capire con chi.

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Non si tratta di fare un’indagine alla Sherlock Holmes, ma di acquisire ragionevolmente tutte quelle informazioni che possano descriverti per quanto possibile il quadro d’insieme entro cui dovresti andare a lavorare; queste informazioni sono utili per delineare un contesto operativo che fa da sfondo alle esigenze che il tuo committente ti espliciterà e che magari potresti anticipare o addirittura superare in sede di colloquio con lui. Ti serve inoltre, tutto questo, per capire chi hai davanti: se un imprenditore “casereccio”, che si vuole buttare sulla FAD perché l’ha fatto anche il suo concorrente, ma non  ha nemmeno un’idea vaga dei costi e dell’organizzazione che una scelta del genere comporti, oppure se davanti a te si mostrerà un imprenditore consapevole del mercato della FAD, delle varie soluzioni offerte, del livello di competizione richiesta sulla base degli obiettivi prefissati. La ricerca delle informazioni sul committente non è poi così complicata operativamente: si tratta in pratica di studiarne bene il sito web (di solito è presente e, se non c’è, hai già gran parte delle risposte…), i servizi e i prodotti e il personale di cui vi è traccia online (su facebook o su LinkedIn ad esempio).

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