eLearning

Competenze digitali ed efficacia del digital learning

Una delle paure più grandi di un Training Manager o di un Manager delle Risorse Umane – in tema di digital learning – consiste nel vedersi bruciato l’investimento in formazione online a causa di una insufficiente preparazione alle tecnologie da parte del personale aziendale: in assenza di competenze digitali di base, é molto difficile implementare un percorso formativo in eLearning che possa avere successo.

Il digital learning si fonda proprio su un background informatico adeguato, grazie al quale il lavoratore può sfruttare appieno tutte le funzionalità della piattaforma LMS e le varie caratteristiche del corso online, cui é chiamato a partecipare.

Si tratta quindi di un timore più che fondato. Non si può parlare di autentica digital transformation e di adeguamento competitivo delle nostre imprese, se prima non ci assicuriamo di fornire al personale gli strumenti idonei per l’utilizzo consapevole e completo degli strumenti tecnologici: per quanto la pandemia fra i suoi (pochi) meriti abbia quello di aver forzatamente imposto uno stravolgimento nel modo di approcciarsi all’innovazione, di fatto incrementando significativamente l’uso delle tecnologie di comunicazione e il ricorso alle forme di comunicazione a distanza (ivi inclusa la formazione online), il rischio di un ritorno al passato, una volta venute meno le condizioni tragiche dell’emergenza che stiamo vivendo, é comunque attuale.

Fissiamo una call?

Molti dicono che dopo la pandemia nulla sarà come prima. E’ probabile, ma non dimentichiamoci che il vero cambiamento non é quasi mai quello indotto esternamente, tanto più quando le circostanze di fatto ci costringono a cambiare, quanto piuttosto é il prodotto di un processo interiore, di elaborazione, di consapevolezza: questo risultato é il frutto di un cambio di passo autentico, profondo e porta con se la garanzia effettiva che non si tornerà più indietro.

In ambito digital learning, si fa riferimento alla cosiddetta curva di apprendimento di Rowntree, il quale individuava come primo punto, come primo ostacolo allo sviluppo e all’adozione di processi formativi online, la disponibilità di risorse tecnologiche adeguate:

  • difficoltà connesse alla sua competenza tecnologica. Con ciò si vogliono individuare le necessarie nozioni per avere un uso familiare con il Virtual Learning Environment (VLE);
  • difficoltà connesse all’accesso ai contenuti, intesa come incapacità di saper utilizzare consapevolmente le risorse messe a disposizione secondo quanto previsto dal paradigma costruttivista (un uso esclusivo e personale delle risorse, senza interazione con il tutor, col docente o con gli altri discenti, esprimerebbe una difficoltà di questo tipo);
  • difficoltà connesse alla gestione dei tempi di formazione, ossia la difficoltà di adattarsi alla “tabella di marcia” che è obiettivamente diversa dagli incontri di formazione tradizionale;
  • difficoltà connesse all’interazione con l’ambiente di apprendimento, ossia di effettiva capacità di negoziare i significati delle risorse presenti con i colleghi e l’incapacità di interpretare autenticamente lo spirito costruttivista dell’intervento formativo.

Ne ripropongo una rappresentazione grafica qui sotto

Inoltre, le competenze digitali di base risultano fondamentali per il successo di qualsiasi iniziativa di eLearning: i partecipanti devono avere dimestichezza coi principali strumenti sincroni e asincroni e con le varie funzionalità dell’LMS, altrimenti il logo grado di coinvolgimento sarà scadente e si rischierà l’abbandono, unitamente al risultato ancor più deprimente del dare loro l’idea che il digital learning sia una soluzione inidonea a prescindere.

L’idoneità degli strumenti, dell’infrastruttura che sta alla base degli interventi formativi online è essenziale, perché senza di essa non è possibile supportare adeguatamente i partecipanti: per quanto ad oggi la disponibilità della strumentazione hardware e software sia sostanzialmente buona nella maggior parte dei casi, la soluzione incentrata sul digital learning implica un attento studio delle effettive necessità degli allievi e delle scelte specifiche sul set di strumenti da collocare all’interno dell’ambiente di apprendimento online (meglio conosciuto come piattaforma eLearning o LMS). Bisogna quindi assicurare un corretto accesso alle risorse digitali, così da consentire ai partecipanti il pieno utilizzo di tutte le caratteristiche del corso online.

Ulteriore aspetto da non sottovalutare é la gestione del tempo specialmente in ambito aziendale: i collaboratori e i dipendenti sono dediti all’attività di produzione ordinaria e dedicarsi alla formazione significa sottrarsi ai task quotidiani e di fatto investire il tempo nella propria crescita professionale: é ovvio che sul breve periodo vi sarà un abbassamento della produttività, ma ciò dovrà essere ripagato nel medio-lungo periodo da una maggiore resa. Ciò sarà possibile solo se il ROI del digital learning sarà misurato positivamente. Ne consegue che le politiche aziendali dovranno favorire da un lato la concreta possibilità di utilizzare la digital academy interna e dall’altro dovranno assicurarsi della qualità dei corsi online erogati ai dipendenti, altrimenti più che investimento, tutto ciò equivarrà al sostenimento di un costo inutile.

Infine, l’aspetto più complesso, che si rivela strategico, a patto che tutti i precedenti siano stati superati efficacemente, é il coinvolgimento effettivo dei partecipanti all’attività formativa online. Ciò dipende da molti fattori, il più importante dei quali é certamente l’approccio didattico adottato nella produzione dei contenuti eLearning: già in fase di progettazione un buon Instructional Designer deve essere in grado di individuare il giusto mix di strumenti e di attività di interazione più consono per gli obiettivi predefiniti dalla committenza, in modo che i partecipanti risultino coinvolti e agiscano consapevolmente e con alta motivazione all’interno dell’ambiente di apprendimento.

Come si può osservare in conclusione, le competenze digitali di base assumono un ruolo centrale per l’efficacia del digital learning, a prescindere dal contesto e dalle caratteristiche del corso, in quanto, in assenza di esse, non vi sarebbe la possibilità di implementare soluzioni basate sulle tecnologie didattiche.

Quali investimenti sono stati messi in cantiere oggi per assicurare che il “virus dell’ignoranza informatica” circoli ancora fra le aziende? Come stiamo mettendo in sicurezza la futura efficacia del digital learning, attraverso la formazione alle competenze digitali di base?

Bibliografia 
Immagine tratta, con rielaborazione da: Calvani A., Rotta M., Comunicazione e Apprendimento in Internet. Didattica costruttivistica in Rete, Trento, Erickson, 1999. 
Rowntree D., The tutor’s role in teaching via computer conferencing, versione aggiornata per Internet da un articolo pubblicato sul British Journal of Educational Technology, Vol. 26, n. 3, 1995, online at http://www.iet.open.co.uk/ppD.G.F.Rowntree/

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